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MONITORAGGI STRUTTURALI

Premessa

L’attività di diagnosi strutturale, tradizionalmente, adotta una suddivisione tra Indagini – aventi prevalentemente come obiettivo quello di ricavare le informazioni relative alle proprietà della struttura e Monitoraggi – generalmente orientati a verificare il comportamento strutturale di un edificio relativamente all’ambiente che interagisce con esso, nel corso del tempo.

Il monitoraggio strutturale risulta, quindi, particolarmente indicato per valutare il comportamento degli edifici che si trovano in zone ad alto rischio sismico oppure sono soggette ad azioni esterne gravose, per esempio venti su edifici, sottofondazioni o scavi nelle vicinanze, vibrazioni indotte da traffico o metropolitana, etc.

L’osservazione sperimentale mediante monitoraggio strumentale assume un ruolo centrale nel processo diagnostico in quanto costituisce la base informativa indispensabile per l’individuazione delle cause del dissesto e nell’analisi e valutazione della vulnerabilità sismica.

Per richiedere una consulenza gratuita basta compilare il form presente nella sezione sottostante del portale.

Il Castello Imperiale situato nel Comune di Sant’Agata di Puglia (FG) risale probabilmente al IX-X secolo, posto a quasi 800 metri di altezza, domina su tutta la valle e sulla città santagatese. Il castello ha svolto nei vari secoli diverse funzioni: strategico-militari, di controllo e di residenza ducale in età aragonese.

In questo progetto, il laboratorio ha eseguito una serie di indagini soniche in situ e l’elaborazione dei dati ottenuti ha permesso la formazione del quadro diagnostico dell’edificio storico.

In questo progetto, il laboratorio ha eseguito un monitoraggio strutturale sulla Torre del Gran Priore (datata XII sec.) nel Comune di Alberona, volto a stabilire le eventuali cause di dissesto e l’evoluzione del quadro lesionativo presente sul manufatto.

Al fine di monitorare le lesioni presenti sul Palazzo Starita nel Comune di Bari, il Laboratorio ha eseguito una indagine videoendoscopica e successivamente ha installato un sistema di monitoraggio del quadro lesionativo mediante sensori potenziometrici elettrici e basi deformometriche.

Il monitoraggio è stato eseguito per controllare e determinare la cosiddetta progressione dello spostamento del versante su cui poggiano i binari ferroviari della tratta su menzionata.